top of page
  • lifang60

Sanzioni dell'Unione Europea alla Russia per la guerra in Ucraina


La guerra in Ucraina ha spinto l’Unione Europea a prendere varie misure al fine di mettere sotto pressione la Russia per fermare tale guerra.


In particolare, il 23 Febbraio 2022, l’Unione Europea ha adottato una prima serie di provvedimenti:

  • Regolamento del Consiglio (EU) n. 2022/259, che ha introdotto una deroga per permettere il rilascio di somme per la risoluzione di contratti entro il 24 Agosto 2022.

  • Regolamento Implementativo del Consiglio (EU) n. 2022/260, che ha identificato 22 persone fisiche e 4 persone giuridiche da inserire nella lista per il sequestro dei loro beni.

  • Regolamento Implementativo del Consiglio (EU) n. 2022/261, che ha inserito in tale lista pure tutti i 336 membri della Duma, il Parlamento russo.

  • Regolamento del Consiglio (EU) n. 2022/262, che vieta la compravendita di strumenti finanziari e monetari emessi a partire dal 9 Marzo 2022 dal Governo russo o dalla Banca Centrale russa, nonché effettuare prestiti od operazioni a credito con tali entità.

  • Regolamento del Consiglio (EU) n. 2022/263, riguardante le aree di Donetsk e Luhansk che non sono effettivamente controllate dal governo ucraino: è stato imposto un divieto d’importazione nell’Unione Europea che colpisce tutti i beni provenienti da tali aree, nonché la proibizione di effettuare finanziamenti verso soggetti di tali regioni; sono stati imposti a limitazioni gli investimenti ed il commercio in tali aree; sono stati proibiti la fornitura di servizi turistici, l’esportazione di determinati prodotti e tecnologie, ed infine specifici servizi attinenti i settori dei trasporti, telecomunicazioni, energia, petrolio, gas e minerali.

Ulteriori provvedimenti sono stati adottati dall’Unione Europea dopo l’inizio effettivo delle operazioni di guerra il 24 Febbraio 2022. In particolare, il 25 Febbraio 2022 sono stati emessi i seguenti regolamenti:

  • Regolamento del Consiglio (EU) n. 2022/328, che proibisce la quotazione in borsa nell’Unione Europea di società possedute dallo Stato russo, nonché colpisce il valore dei depositi di cittadini russi nell’Unione Europea; introduce inoltre un divieto d’esportazione di prodotti e tecnologie dei settori della raffinazione dei carburanti, aeronautico e spaziale; vieta la fornitura di servizi assicurativi, finanziari e tecnici relativamente a beni e servizi dei settori aeronautico e spaziale; impone infine una limitazione all’esportazione di prodotti e tecnologie con possibile duplice uso civile e militare.

  • Regolamento del Consiglio (EU) n. 2022/330, che allarga i criteri di inserimento nella lista per il sequestro di beni di persone fisiche e giuridiche russe.

  • Regolamento Implementativo del Consiglio (EU) n. 2022/332, che indica ai fini di inserimento nella lista per il sequestro dei loro beni, 98 persone fisiche e giuridiche, compresi il Presidente ed il Ministro degli Affari Esteri russi, nonché, membri del Consiglio Nazionale di Sicurezza ed i membri rimanenti del Parlamento russo non inclusi in precedenza.

Oltre quanto precede, il 26 Febbraio 2022 i Governi di Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Canada e Stati Uniti hanno stabilito di introdurre misure di forte impatto finanziario, come: (a) la rimozione di certe banche russe dal Sistema di regolamentazione internazionale dei trasferimenti di denaro attraverso lo SWIFT, (b) l’imposizione di misure restrittive nei confronti della Banca Centrale russa per impedirle di indebolire l’impatto delle sanzioni, (c) l’imposizione di restrizioni nei confronti dei cittadini russi maggiormente benestanti in relazione all’accesso ai sistemi finanziari dei Paesi occidentali alleati, e (d) l’organizzazione di un gruppo di lavoro e controllo tra Europa ed U.S.A. che monitori che tali sanzioni siano effettivamente poste in essere e messe in esecuzione.


Infine, i Governi europei sono anche impegnati ad assicurare la piena esecutorietà dei regolamenti U.S.A. sui controlli alle esportazioni, che hanno effetto non solo su cittadini e società russi, ma anche sui produttori situati in Paesi terzi in relazione a prodotti venduti a russi, qualora tali prodotti contengano tecnologia (software compreso) avente origine dagli U.S.A.. Tale misura può avere effetti significative su molti fornitori europei di tali prodotti, colpendo le loro attività commerciali con acquirenti russi.


Prof. Avv. Salvatore Vitale

Il contenuto di questo articolo non costituisce un parere legale, ma ha funzione informativa. Per una consulenza legale personalizzata, contattare lo studio all’ e-mail: info@dongpartners.eu o al telefono +39 06 916505710. © Dong & Partners International Law Firm, Tutti diritti riservati.


1 visualizzazione0 commenti
bottom of page